Ancora oggi il paziente spesso si rivolge all’agopuntura come ultima spiaggia o come “alternativa” quando la Medicina Occidentale non ha soddisfatto le sue aspettative, senza sapere che la MTC, e quindi l’agopuntura, non vuol essere un’alternativa alla Medicina Occidentale. La MTC esamina, valuta e cura le stesse malattie partendo da un diverso punto di vista, privilegiando la visione globale dell’uomo e tenendo ben presente che un disturbo fisico può influire sulla psiche e viceversa, anticipando al IV secolo a.C. ciò che la Medicina Occidentale ha sancito (e dopo quale travaglio!) solamente nel XX secolo, accettando la medicina psico-somatica.
Una posizione preconcetta di rifiuto della medicina moderna da parte dell’agopuntore costituisce un atteggiamento pericoloso non solo nei confronti della sua professionalità, ma soprattutto dei pazienti, i quali hanno diritto ad avere dal medico cui si rivolgono il massimo risultato terapeutico, che è assicurato solamente dalla conoscenza approfondita e dall’integrazione delle diverse metodiche terapeutiche.